Casa Verdi - Tra musica e carteggi

di Giovanni Zaninotto, pubblicato il 17 Marzo 2017

Era il 1901: Giuseppe Verdi moriva, lasciando in regalo alla città di Milano Casa Verdi. Una struttura che, dalla sua inaugurazione, ha ospitato più di 1000 anziani musicisti, cantanti, ballerini. E che, da poco, è anche custode di uno dei reperti più importanti per capire la vita e il pensiero del compositore: il carteggio Verdi – Arrivabene.

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Milano come la conosciamo oggi è nata dall’aggregazione al centro cittadino di alcuni comuni fuori dalle antiche mura: nel 1873 furono uniti "i Corpi Santi" e nel 1923 altri undici borghi limitrofi. Quartiere dopo quartiere, Milano è diventata metropoli.
Nomi poco altisonanti, forse, ma non meno importanti per la memoria collettiva. Le storie degli artigiani storici, che con il loro sapere e il loro lavoro hanno mantenuto in vita mestieri che sono tuttora patrimonio immateriale della città.
Una serie di ritratti al femminile. Donne che a Milano si sono cimentate nei campi dell'arte, della cultura e dello sport, riuscendo sempre a lasciare il segno...
Un viaggio alla scoperta dei capolavori di Milano. Custoditi nei più importanti musei cittadini e ammirati da visitatori provenienti da tutto il mondo, sono diventati nel tempo simboli e icone artistiche della città.
I cambiamenti urbanistici che hanno interessato una delle città più stratificate d’Italia: da Napoleone all'Unità d'Italia, dal Ventennio alla ricostruzione dopo i bombardamenti, dagli anni del boom alla riqualificazione delle grandi aree industriali.
Nascosta dietro ai cancelli dei palazzi, a volte seppellita addirittura nel sottosuolo: la Milano segreta è un luogo sorprendente e affascinante, una città invisibile e spesso sconosciuta ai suoi stessi abitanti...